La beneficenza dei Folletti Laboriosi: Evento speciale: FOLLETTA PER UN GIORNO: Vi va di essere tutte FOLLETTE PER UN GIORNO? 19 ottobre 2014, una domenica da dedicare alla solidarietà, da sole a casa, oppure con ...
domenica 21 settembre 2014
lunedì 30 giugno 2014
Qua e là per la Sicilia : Cefalù "perla della Sicilia"
Estate tempo di mare, tempo di vacanze, tempo per gite dove scoprire o riscoprire le bellezze della nostra isola.
Per chi non la conosce oggi vi invito a Cefalù':
"la perla della Sicilia".
Borgo medievale della provincia di Palermo ai piedi di un promontorio roccioso ricco di storia e leggende; incantevole con il suo mare di un azzurro indescrivibile, caratteristica con le sue viuzze e il suo magnifico Duomo.
Tra gli eventi più belli tra il 2 e il 6 di Agosto in occasione della festa del santo patrono SS Salvatore della Trasfigurazione vi sottolineo:
La Antinna a mari (o 'ntinna a mari, antenna a mare) è un gioco tradizionale dedicato al patrono della città, il S.S. Salvatore. Il gioco si svolge nell'ultimo giorno dei festeggiamenti.
Si tratta di una sorta di albero della cuccagna posto sul mare: un lungo tronco unto di sapone e sego viene sospeso quasi orizzontalmente sulle acque prospicienti il molo. Lo scopo della gara consiste nel cercare di raggiungere una bandierina posta all'estremità, appunto, della 'ntinna senza cadere in acqua. I partecipanti sono costretti ad innumerevoli tentativi (con conseguenti tuffi in acqua) prima di riuscire a raggiungere la bandiera.Secondo la tradizione, possono partecipare soltanto i figli maschi dei pescatori.
Invece tra gli itinerari da non perdere c'è la scalata alla Rocca.
La rocca di Cefalù chiamata in cefalutese " u castieddu" è una rupe alta 268 metri che sormonta la città.
Vi invito a fare questa esperienza alle prime luci dell'alba, la vostra fatica sarà ampiamente ripagata dallo stupendo panorama che ammirerete sulla vetta al sorgere del sole.Per non tornare indietro a metà percorso vi consiglio di munirvi di scarpe adatte per il trekking, acqua e sopratutto di evitare la salita nelle ore più calde della giornata
Altro luogo da visitare è Gibilmanna con il suo maestoso Santuario meta di molti pellegrinaggi, si trova ad un'altitudine di 795 mt sul livello del mare.
Spero di aver stimolato la vostra curiosità e voglia di conoscere e scoprire le meraviglie racchiuse nella mia terra.
La Rocca |
Cristo Pantocratore interno Duomo |
sabato 25 gennaio 2014
Entro in punta di piedi
e riprovo ancora una volta a rispolverare il mio blog, dopo più di 1 anno di assenza.
Oggi ho deciso di iniziare a mettere negli scatoloni tutto ciò che non mi serve così appena riesco a vendere la casa, sarò a metà dell'opera per il trasloco.
Primo step: Libri; ho riempito parecchie scatole e tra quelli riposti ho scelto di lasciarvi una pagina di Leo Buscaglia:
Oggi ho deciso di iniziare a mettere negli scatoloni tutto ciò che non mi serve così appena riesco a vendere la casa, sarò a metà dell'opera per il trasloco.
Primo step: Libri; ho riempito parecchie scatole e tra quelli riposti ho scelto di lasciarvi una pagina di Leo Buscaglia:
A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi;
a piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali;
a stabilire un contatto con un altro c’è il rischio di farsi
coinvolgere;
a mostrare i propri sentimenti c’è il rischio di mostrare il
vostro vero io;
a esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio
d’essere chiamati ingenui;
Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti;
a vivere c’è il rischio di morire;
a sperare c’è il rischio della disperazione e
a tentare c’è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi,
perché il rischio più grande nella vita
è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla,
non è nulla e non diviene nulla.
Può evitare la sofferenza e l’angoscia,
ma non può imparare a sentire e cambiare
e progredire e amare e vivere.
Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.
da Vivere, Amare, Capirsi
A presto!
domenica 2 dicembre 2012
Il calendario dell'Avvento
Come
diceva il Piccolo Principe “Se
tu vieni tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad
essere felice. Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a
che ora prepararmi il cuore"ovvero
l’attesa è già felicità!
Il Natale è preparato da un'attesa che si manifesta in tanti preparativi. Lo scorso anno vi ho parlato della Corona d'Avvento e dei 4 Angeli dell'Avvento. Oggi in questa prima domenica d'Avvento dell'Anno della Fede vi voglio parlare di un altro segno che, fondamentalmente è un conto alla rovescia per preparare i nostri cuori al S. Natale: il Calendario dell'Avvento!
Si
narra che alcune famiglie tedesche del XIX secolo tracciassero sul
pavimento delle linee col gesso per scandire i giorni che preparavano
al Natale. Hanno poi iniziato a costruire dei veri e propri calendari
artigiani, dal 1850, con 24 finestrelle che rappresentavano tutti i
giorni di dicembre prima del Natale, appunto, e dentro vi si trovava
un disegno, un versetto della Bibbia, o un dolcetto. Nel 1903 il
primo calendario stampato, o come si chiama nella lingua originale il
Weinachtskalendar, che ben presto divenne famoso non solo il
Germania, ma anche nel resto del mondo.
Il calendario è una tradizione bella e divertente, vi basterà un
pizzico di fantasia e se avete bambini sarà l'ideale per far capire
il senso dell'attesa, attraverso
i personaggi, i racconti, le poesie, i canti, i simboli che fanno
parte di questa festa.
Diversi
sono
i calendari d'avvento che mi sono
rimasti nel cuore realizzati
con i miei bambini del catechismo. Uno
è
stato costruito
con le scatole(quelle grandi ) dei fiammiferi, rivestite
accuratamente tutte color oro e numerate ,poi disposte a forma di
cerchio. Tra una scatola e l'altra ho inserito dei bastoncini (quelli
lunghi per gli spiedini) per dare il senso dei Raggi
di Sole.
Il tutto attaccato a un foglio di cartoncino (50x70)
sulla
parete con
la scritta: “Oggi su di noi splenderà la luce perchè è nato per
noi il Signore...”
I
bambini attendevano trepidanti di aprire ogni giorno una delle
scatole per
scoprire
quale personaggio o simbolo contesse e quale storia fosse a quel
simbolo collegata.
Altro
calendario realizzato: una grande Stella
Cometa:lungo
la Coda tante finestre numerate
nascondevano un messaggio che dopo una piccola caccia al tesoro
portava al luogo dove era stato accuratamente nascosto il simbolo.
Trovato l'oggetto ci si sedeva tutti in cerchio per ascoltare la sua
storia. Sulla Stella invece erano riservati
i messaggi e i personaggi più importanti del Natale.
Un
altro anno invece l'ho realizzato con dei cerchi(21)
di cartoncino sistemati in modo da formare un grande Albero
di Natale.
Sopra
l'ultimo cerchio, alla sua destra e alla sua sinistra tre stelle.
Il
calendario dell'avvento è Attesa, Scoperta, Meraviglia, Gioia e fa
emergere gli atteggiamenti da assumere per preparasi a questa festa: Disponibilità, Accoglienza, Preghiera.
Buon cammino verso Betlemme!
venerdì 2 novembre 2012
Un anno in più
Oggi è il giorno del mio compleanno e voglio condividerlo con voi tutti che mi seguite.
Vi lascio una fetta di torta e le parole di Sergio Bambarèn:
“Come puoi
apprezzare la felicità, senza sapere che cos'è la tristezza ?
Come puoi raggiungere la saggezza, senza affrontare le tue paure ?
Alla fine, la grande sfida della vita consiste nel superare i nostri limiti,
spingendoci verso luoghi in cui mai avremmo immaginato di poter arrivare”.
Come puoi raggiungere la saggezza, senza affrontare le tue paure ?
Alla fine, la grande sfida della vita consiste nel superare i nostri limiti,
spingendoci verso luoghi in cui mai avremmo immaginato di poter arrivare”.
tratta dal libro Il
Delfino
A presto!
venerdì 28 settembre 2012
Il grembiule della nonna
L’autunno
è arrivato già da qualche giorno e oggi
il calendario mi ricorda una data importante della mia vita che da quest’anno resterà un giorno come tanti altri.
Questa
parte della mia vita è come le foglie d’autunno che il vento raccoglie e porta via con sé ,per lasciare spazio alla
prossima stagione.
Ma non
voglio tediarvi troppo con la mia tristezza autunnale e passo a mostrarvi il
mio “grembiule della nonna”, frutto di un RR
a cui ho partecipato sul Forum “I Folletti Laboriosi”.
Dopo un lungo viaggio in giro per la
Toscana, il Piemonte. L’Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia la mia tela è tornata in Sicilia,nelle mie mani finita e
pronta per l’assemblaggio.
Ringrazio di cuore le mie
compagne di viaggio di questa simpatica iniziativa:
Laura (lau69)
Roberta (biba66)
Maela (maela76)
Federica (fendy)
Maddalena (marmottadihiroshima)
C'era una volta il grembiule della nonna....
Roberta (biba66)
Maela (maela76)
Federica (fendy)
Maddalena (marmottadihiroshima)
C'era una volta il grembiule della nonna....
Ti ricordi del grembiule della tua nonna? O della tua mamma ?
L'uso principale del grembiule della Nonna era di proteggere il vestito sotto di esso , ma oltre a ciò :
- Serviva da guanto per prendere una pentola bollente dai fornelli
- Era meraviglioso per asciugare le lacrime dei bimbi e in certe occasioni per pulire la "goccia da naso"
- Il grembiule serviva a trasportare dal pollaio le uova e ogni tanto i pulcini
- Quanto arrivavano visitatori, il grembiule serviva come nascondiglio per bimbi timidi
- Quando il tempo era fresco la Nonna ci si copriva le braccia.
- Questo buon vecchio grembiule serviva da " attizzatore " agitato sopra al fuoco di legna
- E' lui che trasferisce le patate e la legna secca in cucina
- Dall'orto serviva da cesto per numerosi legumi ; dopo che i fagiolini erano stati raccolti veniva il turno dei cavoli
- A fine stagione era utilizzato per raccogliere le mele cadute dall'albero
- Quando dei visitatori arrivavano all'improvviso era sorprendente vedere come questo vecchio grembiule poteva fare la polvere
- All'ora di servire il pasto la Nonna andava sulla scalinata agitando il suo grembiule e gli uomini nei campi sapevano immediatamente che dovevano andare a mangiare
- La Nonna l'utilizzava anche per posare la torta di mele appena uscita dal forno sul bordo della finestra affinché si raffreddasse; ai nostri giorni sua nipote la appoggia per scongelarla
Ci vorranno tanti lunghi anni prima che qualcuno possa inventare qualche oggetto che possa rimpiazzare questo bel vecchio grembiule che serviva a tante cose.
L'uso principale del grembiule della Nonna era di proteggere il vestito sotto di esso , ma oltre a ciò :
- Serviva da guanto per prendere una pentola bollente dai fornelli
- Era meraviglioso per asciugare le lacrime dei bimbi e in certe occasioni per pulire la "goccia da naso"
- Il grembiule serviva a trasportare dal pollaio le uova e ogni tanto i pulcini
- Quanto arrivavano visitatori, il grembiule serviva come nascondiglio per bimbi timidi
- Quando il tempo era fresco la Nonna ci si copriva le braccia.
- Questo buon vecchio grembiule serviva da " attizzatore " agitato sopra al fuoco di legna
- E' lui che trasferisce le patate e la legna secca in cucina
- Dall'orto serviva da cesto per numerosi legumi ; dopo che i fagiolini erano stati raccolti veniva il turno dei cavoli
- A fine stagione era utilizzato per raccogliere le mele cadute dall'albero
- Quando dei visitatori arrivavano all'improvviso era sorprendente vedere come questo vecchio grembiule poteva fare la polvere
- All'ora di servire il pasto la Nonna andava sulla scalinata agitando il suo grembiule e gli uomini nei campi sapevano immediatamente che dovevano andare a mangiare
- La Nonna l'utilizzava anche per posare la torta di mele appena uscita dal forno sul bordo della finestra affinché si raffreddasse; ai nostri giorni sua nipote la appoggia per scongelarla
Ci vorranno tanti lunghi anni prima che qualcuno possa inventare qualche oggetto che possa rimpiazzare questo bel vecchio grembiule che serviva a tante cose.
lunedì 3 settembre 2012
Quanto tempo
... devi andare avanti, avanti, avanti...
Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro,
perchè, se è rimasto dietro,
significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio.
(Ma le stelle quante sono - Giulia Carcasi)
Sono scomparsa perchè non sapevo cosa scrivere su queste pagine;così ho lasciato che i minuti, i giorni, i mesi si deponessero sul blog come polvere fittizia in attesa di riuscire a ri-progettare il mio futuro.Spesso ho pensato di andarmene,di fare un biglietto di "sola andata", stanca di tutti quelli che mi circondano e aprono la bocca solo per dire parole vuote, di quelli che dicono “io ci sono” e poi puoi sparire dalla faccia della terra e neanche se ne accorgono.
Ma quel biglietto non l'ho mai fatto anche perchè ovunque andrei porterei con me il mio dolore.Così eccomi qui ancora in attesa di capire che direzione dare alla mia vita e durante l'attesa provo a vivere nuove emozioni come il mio primo volo in parapendio...
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