venerdì 14 gennaio 2011

A CHE GIOCO GIOCHIAMO?

"La bella lavanderina che lava i fazzoletti
per i poveretti della città.
Fai un salto, fanne un altro
fai la riverenza,fai la penitenza
guarda in su, guarda in giù
dai un bacino a chi vuoi tu".


 
Quando ero piccina io, bastava poco o niente per divertirsi a giocare.
Bastava un cortile e tanti amici e un’infinità di conte  che permettevano di dividere i partecipanti in squadre o di assegnare un ruolo ad un giocatore. I giochi che facevamo? Beh vediamo un po’, provo a fare un tuffo nel passato e a rivedermi bimba, sempre con le trecce o le codine.
Dopo la scuola,nessuno di noi andava in palestra, piscina o al calcetto bastava  scendere a giocare nel pomeriggio dopo i compiti per mettere in movimento i nostri muscoli. Adesso purtroppo per via delle strade poco praticabili e i cortili quasi scomparsi; le playstation e pc incollano i bambini ad una sedia, tutti praticano attività extrascolastiche che impegnano ogni singolo minuto della giornata e si è perso il gusto del gioco genuino.
 
I miei giochi?..mmh!!!
Conoscete " REGINA REGINELLA quanti passi devo fare per andare al castello con la fede e con l’anello?" 
La regina risponderà:
"Devi fare… (numero) passi da… (animale)!".
Il numero è variabile da 1 a 5.
Gli animali possono essere:
- formica (un piede davanti all’altro)
- leone (balzo a piedi uniti)
- passero (balzettini in punta di piedi)
- rana (balzo con le mani a terra)
- cavallo (passo normale)
- elefante (più lungo possibile)
- gambero (all’indietro)
Vince il gioco chi arriva per primo al castello.Chi sbaglia passo, o numero, o fa male il passo (a insindacabile giudizio della regina) deve ricominciare da capo. Chi arriva per primo alla regina prende il suo posto e il gioco ricomincia.
oppure "LA STREGA DAI MILLE COLORI  comanda colore colore…rosso" e tutti i partecipanti corrono a destra e a manca a cercare di aggraparsi a qualcosa di rosso, chi non riesce viene catturato dalla strega . Vince il gioco l’ultimo superstite che sfugge alle grinfie della strega.
"CAMPANA"
Materiale per il gioco: un gessetto e un sasso.
Si traccia con un gessetto un rettangolo con una mezzaluna finale. L’altezza delle caselle è di circa 70 centimetri, mentre la larghezza dell’intera campana è di 2 metri. Ogni giocatore deve avere a disposizione qualcosa da poter tirare sulle caselle disegnate. Si può scegliere fra un sassolino, un tappetto, una piastrella, o altro. A seconda dell’oggetto prescelto può variare la difficoltà per riuscire a farlo fermare proprio nella casella voluta (pensa se si utilizza una pallina!).
Con una conta si stabilisce l’ordine di gioco. La linea di tiro viene tracciata ad un paio di metri dalla base della campana. Da qui si tira l’oggetto nella casella numero 1. Se l’oggetto si ferma entro la casella, la giocatrice (o giocatore), saltando su di un piede entrerà nella casella, raccoglierà l’oggetto e, senza mai mettere il piede a terra, ritornerà sulla linea di partenza.
Fatto questo dovrà tirare di volta in volta l’oggetto nella casella numero 2, 3, 4, …, 12 adottando la stessa tecnica della prima casella. La casella 8 serve per riposarsi potendo qui mettere giù il piede sollevato. Invece le caselle 9 e 10 faranno riposare con un piede in ognuna.
Si sbaglia se:
1) si tocca con il piede un segno della campana;
2) si mette gù il piede in una casella;
3) l’oggetto lanciato non cade nel riquadro della casella designata;
4) si dimentica di riposare nelle apposite caselle.
La giocatrice che avrà fatto uno di questi sbagli dovrà uscire dal gioco per lasciare il posto a chi segue nell’ordine stabilito precedentemente con la conta. Quando di nuovo tornerà il suo turno dovrà riprendere il gioco da dove ha commesso l’errore. Una volta tirato l’oggetto sulla casella numero 12 inizia la seconda parte del gioco. Sempre a saltando su di un piede si dovrà spingere l’oggetto in ogni casella (sono ammessi fino a 3 colpi) iniziando dalla 1 e terminando alla 12, mantenendo ancora i riposi già prescritti nelle caselle 8, 9 e 10.
Vince chi per prima riuscirà a spingere saltando su di un piede l’oggetto nella casella 12. 
"MOSCA CIECA"
Tutti i giocatori sono liberi di muoversi in silenzio nel campo da gioco (ampio senza ostacoli) attorno a un compagno bendato, scelto dalla sorte, e che possono provocare, anche toccandolo.
La "mosca cieca" deve cercare di prendere uno degli altri giocatori; chi è toccato non può scappare e prende il posto della mosca cieca
"PALLA PRIGIONIERA"
Si gioca su di un campo di gioco rettangolare sufficientemente grande (15m x 8m circa).
Si gioca in due squadre di almeno 4 giocatori ciascuna.
Si nominano due capitani per le due squadre che a pari e dispari si giocheranno il diritto di tirare per primi. A turno, uno dei giocatori a scelta di una squadra dovrà cercare di colpire almeno un avversario tirando con le mani la palla: il tiro è valido se prima di colpire l’avversario la palla non urta prima nè il suolo nè una parete. Se colpito, l’avversario si sposterà nella zona dei prigionieri, alle spalle dei giocatori dell’altra squadra. Obiettivo della partita è catturare tutti o, se si pone un tempo massimo alla partita, la maggior parte degli avversari.
Quando un prigioniero entra in possesso della palla, la può lanciare direttamente per colpire gli avversari e tornare libero!
"UN DUE TRE…STELLA"
un giocatore designato dalla sorte è la "fata" e si trova in un punto estremo del campo da gioco.
Gli altri giocatori si mettono in riga dirimpetto alla fata, all’altra estremità del campo da gioco (20 metri) e cercano di raggiungere la fata che ha gli occhi chiusi ed è girata di spalle, ma che improvvisamente grida:
"Un due tre stella!".
Alla parola stella, apre gli occhi e si gira.
I giocatori sorpresi in movimento devono tornare sulla linea di partenza.
Chi riesce a toccare per primo la fata prende il suo posto.
"PALLINA DORATA o PALLA A MURO"
Il gioco è molto semplice e consiste nel tirare una palla contro un muro per poi riprenderla senza farla cadere. Le regole che governano il gioco sono dettate dalle stesse filastrocche che vengono recitate  mentre eseguono i palleggi prescritti. E’ un gioco di abilità individuale che diverte tutti.


Mediante la conta si stabilisce l’ordine in cui i bambini dovranno iniziare la gara dei palleggi.
L’unico errore che si può commettere è quello di far cadere la palla. In questo caso la penalizzazione consiste nel perdere il possesso della palla cheviene passata alla bambina che segue nell’ordine della conta. Quando toccherà di nuovo a lei, riprenderà il gioco dal punto della sequenza in cui le è caduta la palla.
Le filastrocche e le prove di abilità variano da località a località, alcune inventate al momento dai bambini più fantasiosi, altre invece più tradizionali. Tutte però sono basate più o meno dai seguenti esercizi, e soltanto una giocatrice molto abile riuscirà ad eseguire tutta la sequenza senza sbagliare:




La filastrocca che viene recitata in genere non è altro che una dichiarazione ad alta voce degli esercizi che la giocatrice sta eseguendo.

Vince chi per prima riesce ad eseguirli tutti. L’ultima farà una penitenza.






Lanciandola più volte contro il muro e riprendendola si cantava: “Palla, pallina, dora e dorata, dove sei stata?…….a giocare…. con una mano (si prendeva la palla con una mano e la si tirava contro il muro) battendo le mani (si battevano le mani e si riprendeva) a zig-zag (si battevano le mani avanti e dietro e si riprendeva) o vidino (si giravano le mani a mò di mulino a vento molto velocemente) un bacino (si dava un bacio e si riprendeva) tocco cuore (si metteva una mano sul cuore e si riprendeva) Alla ghesa !” E si faceva rimbalzare tre volte consecutive la palla contro il muroeseguendo un salto toccandosi le ginocchia toccandosi i piedi.
Finita la sequenza, gli esercizi vanno ripetuti di nuovo:riprendendo la palla con una mano sola (prima con la destra, poi con la sinistra) - rimanendo su un piede solo (prima sul destro, poi sul sinistro) - girando le spalle al muro.

"RUBA BANDIERA, TIRO ALLA FUNE, NASCONDINO ecc."E quando c’era maltempo si stava in casa a giocare alle "BIGLIE" (ne avevo una collezione bellissima di vetro, tutte vinte con il gioco) ,"BATTAGLIA NAVALE" oppure "NOME, COGNOME, CITTA’"….o semplicemente la nonna ci metteva una coperta per terra e ci preparava il "pane con lo zucchero" (lo avete mai mangiato? Basta bagnare la fettina di pane con un pò di acqua e metterci lo zucchero sopra. Una vera squisitezza!) e il nonno ci raccontava bellissime fiabe di altri tempi…..
 
I ricordi della mia infanzia sono molto belli e sereni. Anche le persone che hanno fatto parte del mio passato li ricordo con gioia e tanta tenerezza come il mio nonnino Vincenzo, che mi ha insegnato tante cose. Grazie nonno, sei stato il nonno più buono e simpatico che potessi avere e sò che dal cielo hai visto il mio matrimonio, io quel giorno ti ho pensato tanto. Ti voglio bene! 

Concludo questo mio viaggio nel passato chiedendo a voi:
"quale è stato il gioco che più avete amato nella vostra infanzia? "
 

6 commenti:

  1. Che bello! Io ho fatto quasi tutti i giochi che hai detto, ma il mio preferito era quello di giocare con i pentolini facendo il mangiare con la terra?! XD

    baci

    Elena

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  2. Mia cara ragazzi qui noi due abbiamo avuto la FORTUNA di fare questi giochi ed anch'io sul viale di Corso Racconigi a Torino. Nessuno di noi è mai finito sotto un'auto, non c'erano pedofili e malintenzionati, se capitava che ci azzuffavamo i genitori non intervenivano e noi a fine litigio eravamo più amici di prima... cos'è mai successo?? Sembra di parlare dell'epoca dei dinosauri.
    Strega tocca color... e tu conosci Cirimela? oppure con la cerbottana tirare scartocci?
    Che bei ricordi mi hai fatto venire in mente....
    buona notte.

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  3. Che bel post nostalgico!! Anch'io conosco tutti i giochi che hai descritto e come te giocavo in strada senza problemi...il mio gioco preferito era allestire il banchetto da fruttivendola facendo mucchietti di erbe, sassi, legnetti e tutto quel che trovavo intorno..Sarà stato un segno..nella vita lavoro nelle vendite da oltre vent'anni!! A presto. Bia.

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  4. ah sembra di essere tornati indietro nel tempo !!!!

    io da piccola giocavo anche con l'elastico ....un grosso elastico da merceria, lunghezza 3 , 4 metri chiuso con un bel nodo. Un'amica da una parte una dall'altra a tenere con le gambe l'elastico ben tirato e la terza saltava dentro seguendo uno schema preciso di salti ..ogni salto un nome e ogni salto sempre più complicato ...superata la prima serie l'elastico veniva alzato e si passava dalle caviglie ..ai polpacci...poi da normale a stretto strettissimo , largo e larghissimo ....insoma passavamo i pomeriggi a saltare ..saltare ...vinceva chi per primo finiva tutte le tappe ...ma mai si arrivava alla fine e alla vincitrice ..ma che soddisfazione ogni volta che riuscivi a finire la serie dei salti !!!! e poi si poteva giocare in tanti ..maschi e femmine o anche solo in due ..bastava convincere una mamma a tenere l'elastico mentre parlava con le amiche :-)

    io comunque penso che giocare liberi all'aria aperta senza le regole a volte troppo rigide dello sport faccia molto bene anche ai "bimbi di oggi ", basta trovare un parco un giardino dove incontrare altri coetanei, strappare un pò di tempo a tutte le nostre occupazioni fa bene ai bambini e anche ai genitori ..io mi sono divertita molto quando facevo la mamma e portavo il mio piccolo al parco o sul lungo mare, lui libero di muoversi con gli amici e io a fare due chiacchere con le mie amiche ....che nostalgia !!!
    Ciao Robe

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  5. ciao
    anch'io giocavo a questi giochi.
    Il mio gioco preferito......quello dell'elastico. Troppo divertente. Altro gioco preferito: nascondino.

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  6. Mi hai fatto tornare bambina... io adoravo giocare con l'elastico e andare sui pattini a rotelle... quanti voli... ginocchia sbucciate eppure si ricominciava da capo. Poi saltare la corda e correre, correre... cose che per via della mia artrite non posso più fare. Tiziana

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