lunedì 3 gennaio 2011

dallo scaffale della mia Biblioteca

Fin da bambina mia mamma mi ha regalato libri ed io ho imparato ad amarli. Oggi voglio condividere con voi questa mia passione e ho preso  dallo scaffale della mia bibloteca un libro che mi ha emozionato con la sua struggente tenerezza. Poche pagine che toccheranno il vostro cuore con la loro intensità. Buona lettura!

Oscar e la Dama in Rosa di Eric-Emmanuel Schmitt

"La vita è uno strano regalo.
All’inizio lo si sopravvaluta, si crede di aver ricevuto la vita eterna.
Dopo lo si sottovaluta, lo si trova scadente, troppo corto, si sarebbe quasi pronti a gettarlo.
Infine ci si rende conto che non era un regalo, ma solo un prestito.
Allora si cerca di meritarlo."

TRAMA
Il breve romanzo si svolge durante gli ultimi dodici giorni di vita di un bambino di dieci anni malato di leucemia, Oscar, e la dama in rosa del titolo è un’anziana volontaria dell’ospedale, in camice rosa, che rappresenta per il bambino l’unico interlocutore in grado di dare un significato alla fase finale della sua vita, perché sia i genitori, annichiliti dal dolore, sia i medici, delusi dalla loro stessa impotenza, evitano di parlare sinceramente con lui, impedendo ogni spontaneità di rapporto.
Il libro affronta quindi due fra i più forti tabù dei nostri giorni, la morte e la vecchiaia, mettendone in luce le insospettate potenzialità, ricche di valori umani da non sprecare.
Nonna Rosa, come la chiama Oscar, gli propone un gioco: fingere che ognuno dei pochi giorni di vita che gli restano duri dieci anni. Ogni decennio vissuto presenterà gioie e dolori che Oscar potrà offrire a Dio in una lettera quotidiana, in cui gli chiederà di soddisfare un desiderio. Oscar non è stato allevato religiosamente, e inizia questo dialogo con diffidenza e impaccio, ma a poco a poco, indirizzato dall’esuberante e affettuosa vecchietta, scopre un nuovo modo di vedere se stesso e gli altri, e un nuovo modo di comunicare, che cambierà per sempre la vita di chi si troverà vicino a lui in quegli ultimi giorni aperti sull’infinito.

Oscar arriva a vivere in 12 giorni, 110 anni: "Sono tanti. Credo di cominciare a morire", scrive nell’ultima lettera a Dio.
Una fiaba tenerissima, struggente che vale davvero la pena di leggere.Oscar ci insegna ad amare la vita e a non sprecare neanche un attimo. Questo libro è intenso e delicato, commuove e ci fa capire quanto sia profondo lo sguardo ingenuo di un bambino.

2 commenti:

  1. Bellissimo romanzo!!!!!!!Di questo autore ti consiglio anche Ulisse da Baghdad
    Baciuzziiiiiiiiiiii

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  2. Grazie! Seguo sempre le tue recensioni sul Blog e so che i tuoi consigli sono da seguire.
    Baciuzzi!

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