martedì 28 dicembre 2010

Si può credere ancora nei sogni....

"Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare
e correre il rischio di vivere i propri sogni…"
 Paulo Coelho




Eccomi qui, di fronte a questa pagina bianca  di questo mio diario virtuale, dove condividerò dei piccoli frammenti di me con chi avrà voglia di leggermi. 
Chi sono?  Una donna in viaggio alla ricerca della felicità senza distogliere lo sguardo dai propri sogni.
Tempo fà mi regalarono un acchiappasogni che io ho appeso sulla porta della cucina che dà sul terrazzo, così quando soffia una leggera brezza, inizia a tintinnare. Poichè sono molto curiosa ho chiesto alla persona che mi ha fatto il regalo il significato dell’oggetto e mi ha raccontato una bellissima leggenda che oggi voglio far conoscere a voi…
La leggenda dell’Acchiappasogni
 
La leggenda del dream catcher (acchiappasogni) è una delle più belle e suggestive della mitologia indiana.
Molto tempo prima che arrivasse l’uomo bianco, in un villaggio cheyenne viveva una bambina il cui nome era Nuvola Fresca. Un giorno la piccola disse alla madre, Ultimo Sospiro della Sera:” quando scende la notte, spesso arriva un uccello nero a nutrirsi, becca pezzi del mio corpo e mi mangia finché non arrivi tu, leggera come il vento e lo cacci via. Ma non capisco cosa sia tutto questo”.
Con grande amore materno Ultimo Sospiro della Sera rassicurò la piccola dicendole: “le cose che vedi di notte si chiamano sogni e l’uccello nero che arriva è soltanto un’ombra che viene a salvarti” Nuvola fresca rispose: “ma io ho tanta paura, vorrei vedere solo le ombre bianche che sono buone”.
Allora la saggia madre, sapeva che in cuor suo sarebbe stato ingiusto chiudere la porta alla paura della sua bimba, inventò una rete tonda per pescare i sogni nel lago della notte, poi diede all’oggetto un potere magico: riconoscere i sogni buoni, cioè quelli utili per la crescita spirituale della sua bambina, da quelli cattivi, cioè insignificanti e ingannevoli. Ultimo Sospiro della Sera costruì tanti dream catcher e li appese sulle culle di tutti i piccoli del villaggio cheyenne. Man mano che i bambini crescevano abbellivano il loro acchiappasogni con oggetti a loro cari e il potere magico cresceva, cresceva, cresceva insieme a loro… Ogni cheyenne conserva il suo acchiappasogni per tutta la vita, come oggetto sacro portatore di forza e saggezza.
Ancora oggi, a secoli di distanza, ogni volta che nasce un bambino, gli Indiani costruiscono un dreamcatcher e lo collocano sopra la sua culla. Con un legno speciale, molto duttile, plasmano un cerchio, che rappresenta l’universo, e intrecciano al suo interno una rete simile alla tela del ragno. Alla ragnatela assegnano quindi il compito di catturare e trattenere tutti i sogni che il piccolo farà. Se si tratterà di sogni positivi, il dream catcher li affiderà al filo delle perline (le forze della natura) e li farà avverare. Se li giudicherà invece negativi, li consegnerà alle piume di un uccello e li farà portare via, lontano, disperdendoli nei cieli…

A presto
Carmela 

4 commenti:

  1. In bocca al lupo per il tuo blog!
    La leggenda nn la conoscevo, è molto bella, grazie!!!

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  2. benvenuta nel mondo delle blogghine... bella la storia degli acchiappasogni, non la conoscevo, ne ho pure io uno appeso in camera dei ragazzi!

    http://lau69.splinder.com/

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  3. ciao tesoro vedrai che ti piacerà..... io con blog spot mi sono sempre trovata bene... buon viaggio

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  4. benvenuta qui! bellissima la storia, non la conoscevo!!! Antonella

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